Tipico risotto delle langhe piemontesi


Buongiorno a tutti miei cari lettori,
come avrete notato sono sparito per 2 mesi!!!!!! Ma vedo che non vi siete dimenticati di me =)
Le visite sono continuate a salire e anche i commenti non mi hanno abbandonato e di questo non posso che essere fe-li-cis-si-mo!!!!!
Ma passiamo al dunque: perché sono sparito?
Come molti di voi sanno io sono uno studente universitario che si diletta in cucina ma in realtà studio comunicazione a tempo pieno e dato che in questo periodo ho anche compiuto gli anni, raggiungendo  una veneranda età ;) ho deciso di darmi una mossa e finire gli studi.
Giusto ieri ho dato il mio ultimissimo esame universitario e, stesura della tesi a parte, dopo le vacanze potrò anche io essere chiamato DOTTORE! ahahah

La ricetta di oggi è proprio sul filone di questa storia; come ho detto studio comunicazione ma la mia carriera universitaria è iniziata nel fantastico mondo della giurisprudenza.
Fin da piccolo il mio sogno era fare l'avvocato, poi casi della vita mi hanno fatto intraprendere una diversa strada...
Il mio unico anno da giurista però è stato a dir poco magico.
Ho conosciuto un sacco di gente, fatto mille feste, mille risate, mille gioie e mille dolori... come è giusto che sia e in tutto questo marasma caotico che era la mia vita da matricola ho conosciuto una ragazza.
Una di quelle ragazze che incontri una volta nella vita perché hanno buttato via lo stampo, le cose che avevamo in comune erano talmente tante e talmente combacianti che la nostra non poteva essere una classica amicizia... eravamo "gioiette"!
Un termine, coniato da noi che speriamo un giorno venga riportato nella Treccani, per definire una amicizia sincera e fraterna, di quelle che attraversano mille difficoltà ma restano sempre in piedi e che sai o fai in modo che non finiscano mai... quelle che conti su mezza mano, infatti io ne ho solo 2 così.
(Ma con l'altro migliore amico abbiamo coniato un altro termine ahahha)

Ecco, ora conoscete anche voi un pochino chi è che oggi ci presenta una ricetta buonissima e sfiziosa, sarà proprio Eleonora "gioietta" a prepararci uno squisito risottino al Barolo direttamente dalle Langhe, dall'alto della sua bravura e passione in cucina.

LA RICETTA

Ingredienti per 4 persone


  • Per il brodo vegetale:
  • 1 litro d'acqua
  • Sedano
  • Carota
  • Cipolla
  • Una foglia di alloro
  • Sale q.b.

Per il risotto



  • Una noce di burro
  • Mezza cipolla
  • Una carota
  • 4 tazzine da caffè di riso carnaroli
  • Due bicchieri di Barolo
  • Un mazzetto di rosmarino
  • Olio evo
  • Sale q.b.
  • Burro e parmigiano per mantecare

Preparazione



  1. Preparare il brodo vegetale, mettendo a bollire la cipolla tagliata in 4 spicchi, la foglia d'alloro, la carota e il sedano a pezzi grossolani. Quindi fare il soffritto: tritare la carota e la cipolla e mettere in un tegame (possibilmente largo con i bordi non troppo alti) con burro e olio, lasciare imbiondire.
  2. Inserire nel soffritto il mazzetto di rosmarino intero, legato da un pezzo di spago per evitare che in cottura si disperdano le foglie, che diventerebbero fastidiose se sparse nel riso. Quando il soffritto é pronto buttare il riso e lasciarlo tostare molto bene!
  3. Quando si sarà tostato bagnare il riso con il barolo e lasciare sfumare l'alcool! Una volta sfumato, abbassare la fiamma e bagnare di tanto in tanto con il brodo vegetale fino a cottura.
  4. Quando il riso sarà quasi pronto, togliere il mazzetto di rosmarino e, fuori dal fuoco, mettere burro e parmigiano per mantecare! Servire, se volete, con un tocco veramente langarolo: delle nocciole tonde gentili della Langa tritate!!

Consigli

Questa é una ricetta semplicissima, l'unica difficoltà é quella che riguarda tutti i risotti, cioè l'avere cura di girare sovente il riso e stare attenti affinché non si asciughi troppo.
Personalmente amo il riso "all'onda" quindi cremoso e ben mantecato, per questo consiglio di non lasciare mai asciugare troppo il riso prima di mantecare, quello che personalmente amo di più e che mi fa venire l'acquolina, é quella "cremina" che si crea post-mantecatura che in questo risotto assume il gusto dolciastro-amarognolo dato dalla comunione tra burro, parmigiano e barolo!
Un accorgimento importante riguarda la fase in cui si aggiunge il vino, é importante che la fiamma sia alta affinché tutto l'alcool evapori, se si fa un errore in questa fase il vostro risotto saprà di alcool e direi che non va bene, deve restare il sapore e l'essenza fruttata del vino!
Inoltre va fatta una riflessione sul rosmarino, in questo risotto non assolve alla semplice funzione di "aroma", ma é un ingrediente che, secondo me, non può assolutamente mancare!
Infine vogliamo parlare del barolo? È un vino che si presenta da sé, rende fantastico questo risotto, gli conferisce una struttura intensa senza eguali, ma deve essere ben sfumato e se molto intenso forse meglio diminuire la dose, nel dubbio io lo assaggerei prima, così da godermi anche il piacere di un buon bicchiere di vino mentre cucino, che non guasta mai... ;-) ovviamente per questa ricetta si può usare anche un altro tipo di vino, dolcetto o nebbiolo, in questo caso non lo chiameremo riso al barolo, ma otterremo comunque un buon risultato.. Ovviamente deve trattarsi di un vino di qualità (niente vini in brick)

Buon appetito!!


Spero vi sia piaciuta e se siete d'accordo vi presenterò altri miei amici e persone care della mia vita attraverso i loro piatti.

19 commenti:

  1. bentornato innanzitutto! complimenti per questo risotto, non l'ho mai provato, mi incuriosisce!!!

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  2. e brava la tua gioietta:) bentornato, complimenti per l'ultimo esame superato e posso dirti per esperienza personale che l'amicizia tra uomo e donna quando è disinteressata è qualcosa di unico e insuperabile senza nulla togliere alla goliardia dell'amicizia solo al maschile. un abbraccio a presto

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  3. Un risotto veramente delizioso, complimenti! :D

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  4. Buongiorno a tutti!!! Eccomi qui, mi presento: sono Eleonora "gioietta"! Sono contenta dei commenti sulla mia ricetta, ma soprattutto sono felice della fantastica presentazione che mi ha riservato il mio più caro e insostituibile amico!! Concordo pienamente su tutto (come al solito)!
    La prossima ricetta potrebbe essere quella del mojito che prepareremo per brindare alla fine della nostra "avventura" universitaria, siete tutti invitati! Un grande abbraccio!!

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    1. grazie per la visita gioietta, sono contento che il tuo risotto faccia così successo!!

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  5. Veramente fantastico il tuo risotto!!
    Immagino che profumo!!
    Un abbraccio e buon weekend
    Carmen

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  6. E'bellissimo che tu ci apra uno spiraglio sul tuo mondo e sui tuoi affetti attraverso le ricette di cui ti fanno dono coloro che ami.
    In bocca al lupo per la tesi!

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  7. grazie delle belle parola, adoro il mio blog e lo curo con passione e apprezzo chi apprezza la mia stessa passione =D

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  8. Bentornato! "Ovviamente nienti vini in brick"...Perche', esiste il Barolo in brick?Spero di no,morirei di crepacuore!
    Un bacione e grazie per la bella ricetta.

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    1. credo che intendesse dire che il vino deve essere ricco di umori e sapori... non che quelli in brick non lo abbiano però ci sono tipologie assai più consistenti. Io credo che soprattutto in ricette così semplici la scelta degli ingredienti sia fondamentale.
      Ps purtroppo sembra che in America vadano molto di moda i nistri vini DOC in brick =)
      come cambia il mondo =)

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  9. Bentornato e complimenti per il tuo ultimo esame!!!!!Il risotto al barolo non l'ho mai assaggiato ma la ricetta mi ha incuriosito molto e credo che presto lo proverò.
    A presto!
    Annamaria

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